No al Riarmo

I sottoscritti docenti e personale ATA dell’I.I.S. Peano di Firenze esprimono il loro no al piano di riarmo dell’Europa, che giudicano incompatibile rispetto ai principi e ai valori fondativi sanciti nel Manifesto di Ventotene.
Non è questa l’Europa politica che vogliamo. La sicurezza dei cittadini europei e italiani non si costruisce attraverso politiche di riarmo, ma attraverso politiche che ridiano centralità e valore alla diplomazia, al diritto internazionale, alle istituzioni internazionali: dal Parlamento europeo all’Onu, alle Corti di giustizia internazionali.
La sicurezza dei cittadini europei e italiani si costruisce con politiche di welfare, con l’incremento delle politiche sociali, a partire dalla scuola e dalla sanità pubbliche, che in questi ultimi decenni hanno già subito tagli dissennati in nome di patti di stabilità europei che, ora, molti nostri rappresentanti nel Parlamento italiano e in quello europeo sono disposti a derogare per impegnarsi in un piano di riarmo di 800 miliardi di euro.
Da Firenze – città di pace nel secolo scorso, la città di Giorgio La Pira, di padre Ernesto Balducci, di don Milani – lanciamo la richiesta al mondo della scuola e ai sindacati della scuola di far sentire la propria voce in questo momento decisivo: quegli 800 miliardi siano investiti in politiche di pace, che può essere conseguita solo preparando la pace. Investiamo nella scuola, negli scambi Erasmus, nella sanità, nelle politiche di accoglienza, nelle politiche ambientali, nelle politiche di tutela del territorio, nelle politiche di sicurezza sul lavoro.
È questa l’Europa che vogliamo: non un’Europa fortezza militarizzata, ma un’Europa-ponte sul Mediterraneo e sugli altri continenti. Un’Europa che “svuoti i suoi arsenali e riempia i suoi granai”, seguendo le indicazioni di Giorgio La Pira. Non è un’utopia: solo chi continua a pensare “in modo antiquato” – un’espressione del filosofo Günther Anders - a offesa, difesa, guerra, sicurezza può accusarci di questo. Il vero “realismo politico” passa attraverso il superamento di politiche antiquate, tra cui il riarmo europeo.
No al riarmo dell’Europa. Noi non lo vogliamo!