Disturbi evolutivi specifici

In questa categoria rientrano tutte quelle problematiche che non vengono o non possono venir certificate ai sensi della legge 104/92.

 

In questa macroarea sono compresi

DSA (Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia) che rientrano nella tutela della legge 170/2010 e delle successive linee guida del 2011 e alcune tipologie di disturbi che pur non esplicitati nella legge 170/2010, hanno diritto a usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto le problematiche specifiche si manifestano in presenza di competenze intellettive nella norma e sono tali da compromettere la piena realizzazione delle potenzialità dell’alunno e il suo percorso scolastico.
Deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit della coordinazione motoria, disprassia, deficit dell’attenzione, iperattività, funzionamento cognitivo limite.

 

In queste situazioni il consiglio di classe è tenuto a redigere un PDP in presenza di certificazione sanitaria.

Cosa deve contenere un PDP?

-dati anagrafici dell’alunno;

-profilo didattico dell’alunno;

-livello degli obiettivi: adattamento degli obiettivi curricolari, (ciò è possibile per alcune tipologie di Bes, ma non per alunni con diagnosi di DSA, come specificato nelle Linee guida allegate al DM5669/2011, p.7 e p.18)

-attività didattiche individualizzate e personalizzate;

-strumenti compensativi utilizzati e misure dispensative adottate;

-forme di verifica e valutazione personalizzate;

-patto con la famiglia.

Alcuni strumenti compensativi

 

Computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale
Libri digitali
Audiolibri
Software didattici
Registratore o lettore MP3
Vocabolari digitali
Calcolatrice
Tavola pitagorica
Tabelle compensative degli errori più frequenti
Tabella delle misure, delle formule, delle regole, delle procedure
Tabelle grammaticali
Formulari di matematica, geometria, chimica…..
Mappe concettuali, mappe mentali e schemi

 

Alcune misure dispensative

L’alunno può essere dispensato da:

dal prendere appunti;
dalla lettura ad alta voce;
dal copiare dalla lavagna;
dalla dettatura di testi/appunti;
dall’uso del vocabolario cartaceo;
dallo studio mnemonico;
dalla lettura di consegne complesse;
dai tempi standard nell’esecuzione dei lavori;
da un eccessivo carico di compiti mantenendo la qualità del lavoro.